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Pierre Guillaume Paris

Pierre Guillaume: L’arte della profumeria indipendente

Nel cuore del Parc Naturel Régional des Volcans, in Alvernia, Pierre Guillaume ha dato vita a una profumeria moderna e fuori dagli schemi.
Nei suoi laboratori, lavora con totale indipendenza creativa e finanziaria, trasformando fragranze in autentiche opere d’arte.

Un giovane chimico che ha rivoluzionato la profumeria
All’inizio degli anni 2000, Chandler Burr, celebre critico del New York Times, descrisse 02 Cozé come “la fragranza più cool d’Europa”.
Pierre Guillaume, allora appena venticinquenne, per “02 Cozé” si ispirò all’odore della cantina di sigari di suo padre.

Nato e cresciuto in una famiglia di chimici, Guillaume collezionava oli essenziali fin da bambino, sviluppando una passione che lo avrebbe portato a creare profumi iconici.
“02 Cozé”, un accordo speziato-tabacco costruito sulla base Epicene-Gamma (peperoncino, chiodi di garofano, noce moscata), catturò subito l’attenzione dei critici, conquistando la blogosfera e i mercati globali.

Una crescita fondata sull’indipendenza
Nel 2010, Pierre Guillaume fonda la sua azienda, dotandola di un laboratorio di ricerca e composizione, una cantina di materie prime e una linea di confezionamento.
Nel 2015, inaugura un secondo laboratorio per sostenere l’espansione internazionale. Oggi, i suoi profumi sono distribuiti in 37 paesi attraverso 400 punti vendita, mantenendo una produzione interamente interna e un controllo assoluto sulla qualità.

Le musc & la peau di Pierre Guillaume

Una visione per il futuro
Guillaume mira a creare fragranze contemporanee, poetiche e accessibili, innovando senza mai tradire i propri valori. La sostenibilità è centrale: l’azienda utilizza materie prime certificate, privilegia fornitori locali e adotta pratiche di produzione responsabili.
Le fragranze sono prodotte in piccole serie per evitare sprechi, e l’azienda promuove il riciclo degli imballaggi.

Il design come poesia liquida
“Una bottiglia deve essere essenziale: un contenitore che mette in risalto la fragranza”, spiega Guillaume.
Il flacone del marchio, dalle linee “accurate e precise”, come vuole sottolieare proprio il profumiere francese.
Il flacone è pensato per adattarsi con eleganza sia a mani maschili sia femminili, diventando la finestra sull’essenza stessa del profumo.

Sostenibilità e sicurezza
Nel cuore del Parco dei Vulcani, l’impegno ambientale di Pierre Guillaume si traduce in scelte consapevoli: filiere corte, certificazioni rigorose e attenzione al ciclo di vita dei prodotti.
Inoltre, i profumi rispettano le normative europee e sono sottoposti a valutazioni tossicologiche, senza test sugli animali.

Un’eccellenza francese
Con due sedi operative in Alvernia – la Manufacture di Clermont-Ferrand e l’Atelier de Plauzat – Pierre Guillaume Paris gestisce ogni fase della produzione: dalla macerazione alla confezione.

Ogni fragranza riflette l’anima di un’azienda che mette la creatività al servizio della qualità, con una visione chiara: fare profumi e farli bene.
Una missione che, come recitano le parole di Guillaume, “è già tanto”.

Pierre Guillaume e uno dei suoi punti vendita monomarca a Lione, in Francia
La facciata di uno dei punti vendita di Pierre Guillaume, monomarca a Lione, in Francia
I flaconi di Pierre Guillaume in una giphy elegante

Per la creazione “A une Madone” ti sei ispirato al testo  “Les Fleurs du mal” di Baudelaire. La letteratura è onnipresente in tutte le tue creazioni?

Onnipresente, no. Mi nutro di letteratura, di fotografia, di scultura, di pittura. Di arte. Trovo difficile realizzare profumi che siano creazioni astratte. Ho sempre bisogno di raccontare una storia attraverso un groviglio di elementi chimici che sono parole mie.
Durante il periodo del Covid, ho riguardato i classici con i quali sono cresciuto. Sto parlando di Camus, Giono, Monory, Baudelaire…
Ciò che mi appassiona e di cui non potrei fare a meno è acquisire un angolo di percezione della materia completamente diverso.

Intervista a Pierre Guillaume uscita sulla rivista “Technikart”

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