Église de Velours

L'odore di una sartoria di Haute Couture.

• Sussurro di seta selvaggia.
• Soffio di incenso.
• Dolcezza della mirra.
• Calore di un velluto muschiato.

Église de Velours Pierre Guillaume è una carezza che avvolge, un incontro silenzioso tra il sacro e il sensuale.
Questa fragranza fa parte del tema 20, l'incenso.
La resina di olibano, misteriosa e meditativa, abbandona la sua forma eterea per farsi fisica, carnale, vellutata sulla pelle.
In perfetta sintonia con la firma PG, Église de Velours è il racconto di un dialogo silenzioso e intimo tra l'anima e il corpo.
Ogni nota diventa un gesto delicato, un abbraccio profondo.

Piramide olfattiva Église de Velours

Note di TESTA: Vibrato di Seta Selvaggia
Note di CUORE: Hinoki • Mirra
Note di FONDO: Olibano (incenso resinoide) • Velluto di Muschi

Tipologia: Eau de Parfum
Naso: Pierre Guillaume
Famiglia olfattiva: Legnoso - Ambrato -  Muschiato
Formato: 100ml
Profumo unisex

L’ISPIRAZIONE
I profumi di Pierre Guillaume portano con sé ricordi, eventi, immagini ben definite.
Nei suoi laboratori, lavora con totale indipendenza creativa e finanziaria, trasformando fragranze in autentiche opere d’arte.
Guillaume mira a creare fragranze contemporanee, poetiche e accessibili, innovando senza mai tradire i propri valori.
Per capire al meglio Église de Velours è bene immergersi nelle righe successive.

Ecco da dove parte l'idea di un profumo per PG e come noi ritroviamo la descrizione mentre respiriamo l'essenza nebulizzata.

Parigi, luglio 1997, gli ultimi preparativi per una sfilata di alta moda. Velluto delle sedie Napoleone III, rotoli di preziosi tessuti allineati lungo le pareti, volute di fumo di sigarette fluttuano nell'aria.
Una voce conosciuta, lenta e fragile, rompe il silenzio monastico che regna in questo luogo.
Una modella con il volto di una madonna appare da una stanza, accompagnata da due sarte che l’aiutano ad indossare i volant di un vestito in costruzione. Appena nascosto da una camicetta trasparente in seta nera, il suo seno vibra al ritmo dei suoi passi frettolosi.
C’è qualcosa di divino in questo tempio del bello: la solennità, il raccoglimento, il fervore dei "Fedeli d'Atelier" intorno al Creatore-Demiurgo.
Il dubbio e poi il miracolo: l'ispirazione e l'avvento della creazione.
Entrare qui è come entrare in una chiesa... di velluto.